martedì 25 gennaio 2011

In Cascina una serata per l'ambiente

Abbiatense - E' stata la recente rinuncia da parte della ditta Bianchi-Tab a  realizzare il previsto impianto per la raccolta, la lavorazione e il  "lavaggio" di terra contaminata da idrocarburi nell'area del vecchio  deposito della Standa, proprio al confine tra Ozzero e Morimondo, il  motivo principale della serata conviviale organizzata venerdì scorso all'agriturismo Cascina Selva dai fratelli Sala, padroni di casa per  l'occasione straordinariamente ospitali. «Un'idea nata dopo aver  avuto la bella notizia - ha spiegato Giorgio Sala introducendo la  "cena di lavoro" - e subito recepita positivamente dai nostri  invitati speciali e da tante persone evidentemente interessate alla  nostra cucina, ma anche a certi temi». Tutti presenti, infatti, gli "invitati speciali", addirittura con  qualche illustre aggiunta dell'ultima ora: oltre a Willie Chiodini e  Marco Marelli, sindaci di Ozzero e di Morimondo, a Gabriele Corti,  Renata Lovati e Dario Olivero, titolari degli agriturismi Cascina  Caremma di Besate e Isola Maria di Albairate, a Paola Santeramo,  presidente della sezione Milano-Lodi della Confederazione italiana  Agricoltori, e all'agronoma Lisa Hildebrand, ecco presenziare anche l'assessore provinciale all'Agricoltura, Luca Agnelli, la presidente del Parco del Ticino, Milena Bertani, il presidente del relativo  Consorzio Produttori, Sandro Passerini. L'Agriturismo Cascina Selva di Ozzero aderisce al Consorzio Terre d'Acqua. Entrambi, non a caso, sono nati cinque anni fa. Lo ha  ricordato venerdì sera Dario Olivero, titolare a sua volta, insieme  alla moglie Renata Lovati, dell'Azienda agrituristica Isola Maria di  Albairate (ormai stabilmente convertita al biologico) che insieme ad  altre 13 realtà analoghe costituisce appunto il Consorzio. «Ma altre  5 aziende stanno per aderire, portando il numero da 15 a 20», ha  spiegato Olivero. Un'evoluzione rispecchiata non solo da questi  numeri: «La popolazione - ha sottolineato Olivero - si sta accorgendo  che la qualità dei nostri prodotti è alta e che i prezzi sono  accessibili, per cui si sta creando una domanda intorno ad essi. Ora  si tratta di individuare e mettere in funzione un sistema affinché  chiunque vi possa accedere. Una sfida non facile, importante.  Qualcosa che ha a che fare con la responsabilità più in generale, e  in particolare con quella di nutrirsi».

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